martedì 8 febbraio 2011

Il mulino Calabrò


 Il mulino Calabrò fu costruito e appartenne ad una delle famiglie più importanti di S.Alessio in Aspromonte, i Calabrò, che provenienti da Calanna, si imposero nella vita  politica ed economica del borgo nel corso del XVIII  e XIX  secolo.
 Rappresenta uno degli esempi più significativi di mulino a trazione idraulica della vallata del Gallico e la sua origine è riconducibile alla prima metà del XIX secolo.
 Un carteggio ottocentesco tra l'Intendenza di Calabria Ultra I, il Consiglio Comunale di S.Alessio e il Regio Giuduce di Calanna ha offerto qualche informazione più dettagliata sul mulino Calabrò.
 In tali atti l'intendente afferma che " dalle informazioni sono assicurato che scorrono per codesto Comune le acque provenienti dall'Abbazia di S.Martino, le quali avviano il Molino.
 Il Consiglio Comunale del 1852 risponde alla posizione dell'intendenza tesa a chiedere conto fiscale sull'attività del mulino Calabrò, dicendo che " tale affluenza ( di acque pubbliche ) è in poca quantità, tantovero che il "Molino" in parola suole macinare per i soli mesi di marzo e aprile ".
 Per tutta risposta il Regio Giudice di Calanna ,assicurò che " da sicuri canali ho verificato esistere un fiumicello nominato vallone che anima il Molino di  D. Alessio Calabrò, che dura tutta la stagione estiva".
Il più antico proprietario conosciuto, forse lo stesso promotore della sua costruzione, fu dunque il sacerdote Alessio Calabrò (1795-1874), la cui famiglia dominò la vita politica ed economica e sociale di S.Alessio per oltre un secolo, dalla fine del feudalesimo all'avvento del fascismo.
Non sappiamo come si concluse la disputa tragli antichi amministratori e l'intendenza provinciale, tuttavia e probabile che, stante anche ai  lunghi periodi di inutilizzo del vecchio mulino Ruffo, il mulino Calabrò sia stato la principale fonte di produzione di farina per gli abitanti di S.Alessio d'Aspromonte, anche se l'esiguità della portata d'acqua del torrente che lo alimentava ne dovette determinare un uso pressochè limitato ai periodi invernali e primaverili e destinato ad una mera produzione per consumo locale.

 Alla morte di Alessio Calabrò, il mulino passò al nipote Francesco Calabrò, farmacista, che ne era ancora proprietario nel 1894 quando una forte scossa di terremoto rese inservibile il manufatto.
 Il successivo e catastrofico sisma del 1908, probabilmente, decretò la definitiva  rovina del mulino, al pari della quasi totalità degli edifici pubblici e privati di S.Alessio in Aspromonte.
 Solo nel 1999 sono stati avviati i lavori di recupero e valorizzazione del mulino poi ultimati nel 2004.

 

16 commenti:

  1. Thank you for the pictures and information about this old mill. It looks like an interesting and beautiful place to visit.

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  2. I enjoyed the photos. I only wish I could understand the description. Looks like an interesting place.

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  3. muy interesante la información, es un hermoso lugar son fantasticas las fotos.
    besos con cariño de México

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  4. Che posto meraviglioso,stupendo,le foto sono bellissime,impressionante la grandezza della macina!Bello,bello,bello!:-)

    Ciao Elettra,buona giornata!!!

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  5. Queste foto mostrano un documento del passato.
    Tante volte viene da chiederci come facevano a costruire con tanta precisione senza certi attrezzi arano dei veri ingiegneri .
    Buona giornata cara Elettra.
    Tomaso

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  6. Hi B.S., che post strepitoso accompagnato da foto e documentazione straordinarie! Bellissimo questo mulino, testimone prezioso di un passato che è giusto sempre ricordare!
    Complimenti Elettra le tue foto sono emozionanti, tale è la loro bellezza!

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  7. molto bello. architettura che ci fa rivivere il passato.ciao

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  8. Meno male che l'hanno ricostruito è troppo bello e prezioso!! Bellissime foto come sempre!Ciao un abbraccio

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  9. Grande, grande servizio, Elettra. Quanti dettagli e quelle foto! Non conosco affatto la Calabria.
    In quanto al premio, non hai voglia di dirmi in due parole come posso inserirlo sul mio blog a destra come fanno tutti...? Grazie

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  10. These are gorgeous! I love the contrast between the bright sun and dark shadows.

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  11. Hi B.S., dopo aver ribadito l'incommensurabile bellezza di questo post, ti "invito" a prendere il Meme sulla lettura che ti aspetta sul mio blog!

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  12. Good story and pictures!
    I would love to visit there someday!

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  13. Un bel reportage su questa preziosa opera d'arte! Ciao, Arianna

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  14. Ma che bella questa storia del mulino. Profumo d'altri tempi, quando non esistevano le comodità ma anche gli sgorbi dei nostri tempi. Il mulino poi, chissà perché, ha senpre avuto per me un fascino particolare.

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  15. wonderful photos of a beautiful architecture...
    interesting story ! Greetings & have a nice weekend ! Rita

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  16. Molto bello questo post, sia come foto (fantastiche) che per la storia di questo mulino...
    peccato che queste cose vanno perdendosi!!!
    La tecnologia soppianta le belle tradizioni ed i mestieri che si tramandavano di padre in figlio-
    Ciao carissima Elettra,
    buon fine settimana e un baciotto
    Bruna

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