martedì 21 giugno 2011

Interessante leggere-3


La vicenda si svolge in Lombardia tra il 1628 e il 1630, al tempo della dominazione spagnola. A don Abbondio, curato di un piccolo paese posto sul lago di Como, viene imposto di non celebrare il matrimonio di Renzo Tramaglino con Lucia Mondella, della quale si è invaghito Don Rodrigo, il signorotto del luogo. Costretti dall'arroganza dei potenti a lasciare il paese natale con l'aiuto del buon frate Cristoforo, Lucia e la madre Agnese si rifugiano in un convento di Monza, mentre Renzo si reca a Milano con il vago proposito di ottenere in qualche modo giustizia. Don Rodrigo fa rapire Lucia dall'Innominato, un altro signore prepotente e rotto a tutti i delitti, ma la vista della fanciulla così ingiustamente tormentata e l'arrivo del cardinale Borromeo provocano al losco sicario una crisi di coscienza: invece di consegnare la fanciulla a Don Rodrigo, l'Innominato la libera. Intanto Renzo è arrivato a Milano mentre il popolo tumultua per la carestia e, scambiato per uno dei capintesta della sommossa, è costretto a fuggire a Bergamo. La Lombardia è straziata dalla guerra e dalla peste, ma Renzo torna a Milano per cercare la sua promessa sposa. Ritrova Lucia in un lazzaretto insieme a frate Cristoforo che cura gli infermi tra i quali, abbandonato da tutti, c'è Don Rodrigo morente. Placata la peste, dopo tante vicissitudini Renzo e Lucia possono finalmente diventare marito e moglie.
 Arthur Gordon Pym, giovane amante dell'avventura, figlio di un commerciante di beni marittimi di Nantucket, si imbarca un giorno, di nascosto dalla sua famiglia, sulla baleniera Grampus. Il brigantino parte nella metà del giugno del 1827, al comando del capitano Barnard, padre del più caro amico di Pym, Augustus Barnard, il quale si occupa dell'organizzazione della permanenza clandestina del giovane a bordo. Nell'intenzione dei due amici, infatti, Arthur sarebbe dovuto restare nascosto nella stiva per un numero di giorni sufficiente a rendere impossibile, per il capitano, lo sbarco del giovane.
All'inizio, tutto sembra andare bene: il rifugio nella stiva è ristretto ma comodo, Augustus porta regolarmente da mangiare al compagno, il quale non soffre neppure di solitudine grazie alla compagnia del suo cane, il fedele Tiger. Ma la situazione precipita velocemente: l'amico smette di farsi vivo; l'arsura e l'oscurità attanagliano il giovane Arthur, bloccato nel suo rifugio-prigione; il cane di Arthur, reso idrofobo dalla sete, lo attacca con ferocia; un biglietto fattogli recapitare da Augustus e scritto con il sangue lo avverte di un pericolo terribile a bordo. Quando finalmente i due amici riescono a riunirsi, Arthur scopre che l'intera nave è caduta preda di un ammutinamento: Poe costruisce sapientemente la tensione descrivendo la ferocia di un massiccio cuoco nero che fa ammazzare a colpi d'ascia decine di marinai. La rivolta verrà sedata dall'intelligente intervento di Arthur, Augustus e Dirk Peters, uno dei marinai coinvolti nell'ammutinamento.
Ma l'angoscia non termina qui: un'immensa tempesta spazza via l'intero equipaggio, e segna l'inizio di una serie terribile di avvenimenti per i sopravvissuti. L'incalzante descrizione psicologica di Poe mostra in tutta la sua crudeltà la decisione orribile di cibarsi di uno di loro, affinché gli altri possano soddisfare la fame (da notare che l' autore non si sofferma sui particolari della vicenda); l'avvistamento di una nave li riempie di speranza, ma solo perché la disperazione possa colpirli più violentemente alla scoperta della morte del suo intero equipaggio; la tempesta imperversa ancora, conducendo i sopravvissuti inesorabilmente verso Sud.
Vengono poi finalmente salvati da una nave esploratrice, diretta verso territori sconosciuti dei mari del Sud: raggiungono un'isola, abitata da una misteriosa popolazione di indigeni tutti neri, dai denti neri, terrorizzati da qualsiasi oggetto di colore bianco. Sembrano pacifici, ma Arthur scoprirà a proprie spese che sono in realtà capaci di spaventose crudeltà.
La vicen­da è ambientata nell'Inghilterra del sec. XII. sullo sfon­do dei contrasti tra sassoni e normanni. Wilfred di Ivanhoe è figlio di Sir Cedric di Rotherwood, un nobi­le sassone fedele alle tradizioni del suo popolo. Ivanhoe ama riamato lady Rowena, pupilla di Sir Ce­dric. Il padre ha però deciso di darla in sposa al nobile sassone di sangue reale Athelstane di Coningsburgh, nella speranza di restaurare sul trono inglese la stirpe sassone. Bandisce pertanto Ivanhoe che parte per le cro­ciate al seguito di re Riccardo Cuor di Leone. Durante l'assenza di Riccardo il fratello, principe Giovanni, con l'aiuto di alcuni nobili normanni usurpa il trono. Tornato dalla Terra Santa Ivanhoe combatte contro l'usurpatore. Al torneo di Ashby, alla presenza di Giovanni e di lady Rowena, sconfigge, con l'aiuto di un misterioso Cavaliere Nero, che è in realtà Riccardo tornato segre­tamente in Inghilterra, tutti gli avversari compreso il ferito. Si prende cura di Ivanhoe la bella Rebecca, figlia del ricchissimo ebreo Isacco di York, che si è innamo­rata di lui. Ella ottiene dal padre il permesso di condurre Ivanhoe nella loro casa di York. In viaggio vengono as­saliti da Bois Guilbert profondamente attratto da Re­becca e condotti al castello di Reginald Front-de-Boef, signore normanno di Torquilstone, alleato di Giovanni. Qui sono stati condotti anche Cedric, Athelstane e Rowena, sorpresi sulla via del ritorno da Ashby dai ca­valieri normanni al sevizio del re usurpatore. I prigio­nieri vengono liberati dai fedeli servitori di Cedric e Athelstane uniti alla banda di fuorilegge che ha il suo rifugio nei boschi ed è guidata dal leggendario arciere di Locksley (Robin Hood). Il comando dell'impresa è assunto dal Cavaliere Nero. Gli assalitori trovano al­l'interno del castello l'imprevisto soccorso di Ulrica, ul­tima discendente di una famiglia sassone sterminata da Front-de-Boef. Tutti sono liberati tranne Rebecca, che Bois Guilbert porta con sé al convento di Templestowe, sede dell'ordine dei Templari cui appartiene. Qui vie­ne accusata di stregoneria e condannata al rogo se un campione difensore della sua innocenza non si dichia­ri disposto al duello con un Templare. Ivanhoe, che per la natura generosa è l'unico capace di mettere la spada al servizio di un'ebrea, si batte con Bois Guilbert, che muore colto da improvviso malore. Riccardo Cuor di Leone si svela e recupera il potere riuscendo a riconci­liare sassoni e normanni. Riporta la pace anche tra Cedric e Ivanhoe, che può finalmente sposare Rowena. Re­becca lascia l'Inghilterra.
                                                                                                                                                                               I riassunti dei libri sono tratti dal web

12 commenti:

  1. Tutti molto belli,con una leggera preferenza a Ivanhoe.
    Bel post Elettra,buona giornata!!

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  2. I promessi sposi...una lettura piacevole anche perchè ho la fortuna di abitare a poca distanza dei luoghi citati nel libro
    Serena giornata!

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  3. Conosco la storia dei promessi sposi, la ho vista nelle varie versioni dei film molto belli, purtroppo il libro non lo ho mai letto.
    Buona giornata cara Elettra.
    Tomaso

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  4. Le avventure di Gordon Pym non l'ho mai letto, gli altri capolavori invece sì :-) Un abbraccio buona giornata carissima

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  5. Hi B.S., lo stile di Edgar Allan Poe è inconfondibile, l'inquietudine non ti abbandona un attimo quando leggi Gordon Pym, gli altri due libri a confronto sono favole!

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  6. Tre copertine degne del massimo interesse.
    Poe lo conosco, ma non questo libro che da come l'hai presentato dev'essere irresistibile!
    Ciao, buon pomeriggio.

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  7. Very interesting books!!!
    Thank you!!
    Ciao

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  8. Elettra, i tuoi riassunti potrebbero essere pubblicati in controcopertina di ciascun libro. De "I promessi sposi" ne ho fatto una indigestione durante le scuole superiori mentre gli altri due li ho letti per il mio piacere. Mi è sempre piaciuto leggere sin da piccolo. In questo momento leggo dei classici francesi per migliorare la mia conoscenza della lingua. Buon inizio d'estate e buona notte.

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  10. ciao Elettra sarei onorata se tu accettassi il mio riconoscimento...passa da me
    ciao e buona giornata

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  11. i promessi Sposi li ho letti 2 volte,non conosco il libro di E.A.Poe,buon pomeriggio elettra

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  12. Ci hai proposto dei classici che è impossibile non conoscere. Li ho appresi a scuola e poi sono diventati miei. Sono entrati nella mia libreria.

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