sabato 24 marzo 2012

Dorando Pietri

Dorando Pietri non vinse la maratona alle Olimpiadi di Londra del 1908. O meglio vinse, ma fu squalificato perchè aiutato a rialzarsi e reggersi in piedi da un giudice di gara e da un medico. Eppure il suo  nome è forse il più celebre della storia delle Olimpiadi. Originario di Correggio, Pietri partecipò alla maratona con la pettorina 19. Dopo una dura rimonta, entrò per primo al White City Stadium. Stremato cade più volte. Aiutato a rialzarsi e ad arrivare alla fine della corsa venne poi squalificato. Le sue foto fecero il giro del mondo, rendendolo il più celebre sportivo di quella Olimpiade.
Il dramma di Dorando Pietri commosse tutti gli spettatori dello stadio. Quasi a compensarlo della mancata medaglia olimpica, la regina Alessandra lo premiò con una coppa d'oro. A proporre l'assegnazione del riconoscimento sarebbe stato lo scrittoreArthur Conan Doyle che secondo alcuni era anche l'addetto con il megafono che sorresse Pietri al momento dell'arrivo. Tale affermazione non ha però alcun fondamento: i due personaggi che quasi incastonano la tragica figura di Pietri, in quella che è senza dubbio una delle più note e significative immagini dell'olimpismo moderno, sono rispettivamente: alla destra dell'atleta - con il megafono - il giudice di gara Jack Andrew ed alla sinistra il capo dello staff medico, il dottor Michael Bulger. Conan Doyle era in effetti presente in tribuna, a pochi metri dalla linea del traguardo, dato che era stato incaricato da Lord Northcliffe di redigere la cronaca della gara per il Daily Mail; il resoconto del giornalista-scrittore terminò con le parole:
« La grande impresa dell'italiano non potrà mai essere cancellata dagli archivi dello sport, qualunque possa essere la decisione dei giudici. »
Successivamente Conan Doyle suggerì al Daily Mail di conferire un premio in danaro a Pietri, sotto forma di sottoscrizione per permettergli l'apertura di una panetteria, una volta rientrato in Italia. La proposta ebbe successo e vennero raccolte trecento sterline. Lo stesso Doyle avviò la raccolta donando cinque sterline.notizie dal web


18 commenti:

  1. Dorando Pietri è sempre vissuto nel mio immaginario grazie ai racconti di mio nonno. Bel post, carico di ricordi.

    RispondiElimina
  2. Lovely work...... complimenti

    Ciao, Joop

    Buon weekend

    RispondiElimina
  3. Che bello cara Elettra vedere questi ricordi molto l'ontani, grazie di avermi fatto conioscere questo grande atleta, Dorando Pietri.
    Buon fine settimana cara amica.
    Tomaso

    RispondiElimina
  4. Hai evocato una figura insolita, a me sconosciuta. Un post davvero molto interessante.

    RispondiElimina
  5. I didn't press the 'translate' button, but read it in Italian. To me this post is about the amazing Track Announcer who runs the race with the runners and finishes before them.

    RispondiElimina
  6. Fascinating story. Lois Anne ran in the 2003 New York City marathon...I waited at the finish line and saw several people fall before they made it. They also were helped up. I wonder if there time counted?

    RispondiElimina
  7. Una storia comovente che restera per sempre negli annali
    della storia ma il primo rimarra sempre lui
    Dorando Pietri
    ciao Elettra
    buon weekend

    Tiziano.

    RispondiElimina
  8. Non sapevo di Conan Doyle.
    Dorando Pietri è rimasto il simbolo dell'Italia che funziona, e che può raggiungere ogni traguardo.

    RispondiElimina
  9. E' per lui che De Coubertin coniò il famoso motto. Il vero vincitore non lo conosce nessuno, chissà come si sarà roso il fegato hihihihihi nella memoria c'è Dorando, per fortuna: un ricordo immortale! Buona domenica, Arianna

    RispondiElimina
  10. Un bello ricordo per Dorando Pietri uni dei simboli dell'Italia! Forza!

    RispondiElimina
  11. Una storia che tutti noi d'una certa età conosciamo, ma il cui ricordo si sta spegnendo. Quindi hai fatto molto bene a ricordalro in questo post ben costruito. Passo sopra.

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...