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giovedì 29 dicembre 2011

I protagonisti dell'unità d'Italia

 Elena Clara Antonia Carrara Spinelli  è stata una patriota italiana, meglio nota come Chiara o Chiarina Maffei, dal nome del marito, il conte Andrea Maffei.
Cristina Trivulzio di Belgiojoso   partecipa attivamente al Risorgimento, editrice di giornali rivoluzionari, scrittrice e giornalista.
 Il duca Carlo Pisacane di San Giovanni . Partecipa attivamente all'impresa della Repubblica Romana ed è celebre soprattutto per il tentativo di rivolta che iniziò con lo sbarco a  Sapri e che fu represso nel sangue a Sanza.
 Giuseppe Mazzini  con le sue sue idee e la sua azione politica contribuisce in maniera decisiva alla nascita dello Stato unitario italiano; le condanne subite in diversi tribunali d'Italia lo costringono però alla latitanza fino alla morte. Le teorie mazziniane sono di grande importanza nella definizione dei moderni movimenti europei per l'affermazione della  democrazia attraverso la forma repubblicana dello Stato.
Carlo  Cattaneo viene ricordato per le sue idee federaliste impostate su un forte pensiero liberale e laico. Cattaneo fautore di un sistema politico basato su una confederazione di stati italiani sullo stile della Svizzera. Egli, infatti, avendo stretto amicizia  con politici ticinesi come Stefano Franscini, ammira nei suoi viaggi l'organizzazione e lo sviluppo economico della Svizzera interna che imputa proprio a questa forma di governo.
 Vincenzo Gioberti è  un platonico. Identifica la religione con la civiltà e nel suo trattato Del primato morale e civile degli Italiani giunge alla conclusione che la  chiesa è l’asse su cui il benessere della vita umana si fonda. In questo afferma che l’idea della supremazia dell’Italia, apportata dalla restaurazione del papato come dominio morale, è fondata sulla religione sull’opinione pubblica; tale opera sarà la base teorica del neoguelfismo. Nelle sue ultime opere, Rinnovamento e Protologia si dice che abbia spostato il suo campo sull’influenza degli eventi.
 Camillo Benso conte di Cavour  protagonista del Risorgimento come sostenitore delle idee liberali del progresso civile ed economico, dell'anticlericalismo, dei movimenti nazionali e dell'espansionismo del Regno di Sardegna ai danni dell'Austria e dello Stato Pontificio.
In economia promuove il libero scambio, i grandi investimenti industriali (soprattutto in campo ferroviario) e la cooperazione fra pubblico e privato. In politica sostiene la promulgazione e la difesa dello Statuto albertino. Capo della destra moderata, sigla un accordo  con la sinistra di Urbano Rattazzi, con la quale realizza riforme senza l’appoggio delle ali estreme del parlamento.
Contrasta apertamente le idee repubblicane di Giuseppe Mazzini e spesso si trova in urto con Giuseppe Garibaldi della cui azione teme il potenziale rivoluzionario. In politica estera coltiva con abilità l'amicizia con la Francia grazie alla quale ottiene l'espansione territoriale del Piemonte in Italia settentrionale e in Toscana.
Benché non abbia un disegno di unità nazionale preordinato riesce con successo a gestire gli eventi (annessione del Regno delle Due Sicilie) che portano alla formazione del Regno d'Italia.Diviene il primo presidente del consiglio dei ministri del nuovo Stato e con tale carica muore.
 Giuseppe Garibaldi è noto anche con l'appellativo di Eroe dei due mondi per le sue imprese militari compiute sia in Europa, sia in  America meridionale, è la figura più rilevante del Risorgimento, uno dei personaggi storici italiani più celebri al mondo e anche un eroe nazionale per gli italiani. Nel 1860 è a capo della spedizione dei Mille  un corpo di volontari, che partendo da Quarto in Liguria, sbarca l'11 maggio in Sicilia , presso Marsala, e conquista il Regno delle Due Sicilie, permettendone l'annessione al nascente stato italiano.

Vittorio Emanuele II- « ...ottanta veli neri caddero, cento medaglie urtarono contro la cassa, e quello strepito sonoro e confuso, che rimescolò il sangue di tutti, fu come il suono di mille voci umane che dicessero tutte insieme: - Addio, buon re, prode re, leale re! Tu vivrai nel cuore del tuo popolo finché splenderà il sole sopra l’Italia.- »
 ( Cuore- Edmondo de Amicis)


venerdì 23 dicembre 2011

Interessante leggere-5

Nel suo romanzo, Fielding racconta la storia di Tom Jones, un trovatello allevato dal generoso Mr Allworthy. Tom Jones ha due compagni di gioco: Blifil, nipote di Allworthy e Sophia, la figlia del vicino di casa Western. Sin da bambino Tom e Sophia hanno avuto un legame speciale, mentre Blifil tramava con inganni e bugie contro Tom per metterlo in cattiva luce agli occhi di Allworthy.Una volta cresciuti, Tom e Sophia scoprono di essere innamorati, ma per un equivoco Sophia viene data in sposa al maligno Blifil. Appena si scopre che Sophia ama Tom Jones, scoppiano le ire di Western, padre amorevole, ma tiranno che non vuol concedere sua figlia ad un trovatello. Sophia scappa di casa con la sua domestica. Blifil riesce a far passare Tom Jones per malvagio e Allworthy lo caccia di casa. Il romanzo prosegue con il lungo viaggio di Sophia e la sua domestica verso Londra e con il viaggio di Tom Jones ed il suo nuovo servo (che per un equivoco in passato si era creduto essere suo padre) nella stessa direzione.
I quattro personaggi sostano in diverse locande senza mai incontrarsi. Tom è un ragazzo bello, generoso, buono, ma ha un grosso difetto: ama le donne e più volte cede alle tentazioni e tradisce la sua Sophia. Fielding interviene continuamente per dare una spiegazione e precisare la sua morale, ma non condanna mai questo 'vizio' di Tom Jones. Una volta arrivati a Londra, inganni, equivoci e trame si succedono nella narrazione. Tom Jones finisce in prigione per aver ferito un uomo. Allworthy arriva a Londra, sente i racconti di una donna che esalta Tom Jones per la sua bontà e la sua generosità, ma non riesce ancora a crederci. La vicenda sembra volgere al termine ed al meglio: ogni malefico tentativo di Blifil contro Tom Jones viene scoperto, Allworthy riabbraccia Tom Jones e lo nomina suo erede, mentre Western accetta di far sposare Sophia e Tom.

La storia di Giulietta è concitata. La novella si apre con l'annuncio su un giornale di una città dell’Italia settentrionale, con la quale la marchesa di O... informa il mondo di essere incinta a sua insaputa e chiede al padre del bambino, chiunque egli sia, di sposarla. La narrazione torna indietro ai fatti precedenti l’annuncio e scopriamo così che il conte, un ufficiale russo, aveva salvato Giulietta dallo stupro da parte di due soldati napoleonici ma, approfittando della perdita dei sensi della poveretta, le aveva usato violenza sessuale. In seguito, il conte le chiederà di sposarlo perché oppresso dai sensi di colpa e già mosso da un sentimento forte, ma lei lo respinge. Tuttavia, Giulietta si ritrova presto incinta e, da quel momento, il suo mondo va in frantumi; esiliata dai genitori, beffeggiata dalla società, ma  soprattutto stordita dalla sua vicenda personale alla quale non riesce a dare una spiegazione valida e attendibile, arrivando perfino a chiedere alla levatrice “se esistesse una possibilità di gravidanza inconsapevole”. Poco dopo l’annuncio sul giornale, il conte appare di nuovo, dichiarandosi colpevole dell’infamia e disposto a sposare Giulietta la quale accetta per salvare la reputazione della sua famiglia e dare un nome al suo bambino, pur chiedendogli di congedarsi subito dopo la cerimonia perché sempre più sconvolta dalle circostanze. Alla fine, Giulietta cede e accetta la presenza del conte che le dimostra una tenace dedizione.
Il romanzo narra le vicende della famiglia Toscano, detta i Malavoglia, che abita il piccolo paese di Acitrezza da diverse generazioni. Il nucleo familiare di tipo patriarcale è composto, prima dal nonno, Padron ‘Ntoni, poi dal figlio Bastianazzo e dalla moglie Maruzza, detta la Longa ed infine dai nipoti: ‘Ntoni, Luca, Mena, Alessi e Lia. Le uniche ricchezze della famiglia sono, la “casa del nespolo” , da loro abitata, e la barca chiamata “Provvidenza”, unica fonte di reddito. Le disgrazie dei Malavoglia, cominciano con la partenza alle armi di ‘Ntoni, che determina la mancanza di due forti braccia per il lavoro della “Provvidenza” . Per colmare le difficoltà economiche, Padron ‘Ntoni si convince ad acquistare a credito un carico di lupini che, mediante la Provvidenza, deve far giungere a Riposto. Ma, a causa di una violenta tempesta, la Provvidenza naufraga, va perduto il carico di lupini e con esso anche la vita di Bastianazzo. La famiglia Malavoglia è sconvolta dal dolore, ma non si rassegna e per far fronte al debito dei lupini decide di lavorare per Padron Cipolla. Dopo il rientro di ‘Ntoni, questa volta è Luca a intraprendere il servizio di leva, ma con risvolti tragici, poiché morirà nella battaglia di Lissa. La  famiglia è di nuovo in ginocchio , anche perché gli viene sottratta a causa dei debiti la casa del nespolo e per porre rimedio alle precarie condizioni economiche, è costretta a vendere la barca, da poco pronta per il mare. Nonostante il dolore enorme di Padron ‘Ntoni, è ‘Ntoni ad incrementarlo ancora di più. Egli, infatti, mira a ben altra vita da quella che per lui, invece, riserva la tradizione di famiglia. Ma le sue ambizioni vengono presto vanificate , poiché frequentando cattive compagnie si da al contrabbando e finisce in galera ed in più sua madre, Maruzza la Longa, muore di colera. Ma le disgrazie dei Malavoglia non sono ancora giunte al termine, infatti Lia, travolta da uno scandalo, fugge di casa e finisce col diventare una prostituta. Anche Mena a causa delle vicende familiari è costretta a rinunciare al matrimonio con l’amato “compare” Alfio. Infine l’agonia della famiglia Trizzota termina con la morte per malattia di Padron ‘Ntoni. Sarà Alessi a riscattare la casa del nespolo, gesto che non servirà a nulla poiché la famiglia Malavoglia è ormai distrutta.

mercoledì 21 dicembre 2011

Crocus sativus


Lo zafferano  (Crocus sativus) è una pianta della famiglia delle Iridaceae , coltivata in Asia minore e in molti paesi del bacino del Mediterraneo. Dallo stimma trifido si ricava la spezia denominata "zafferano", utilizzata in cucina e in alcuni preparati medicinali.
La parola zafferano deriva dalla parola latina safranum, che a sua volta deriva dall'arabo zaʻfarān (زعفران) (da aṣfar (أَصْفَر‎), che significa "giallo").





martedì 13 dicembre 2011

Campionessa del mondo

Carolina Kostner vince la finale del Gran Prix in corso a Quebec City. L’azzurra non tradisce le aspettative che la vedevano prima dopo il programma corto e si conferma al termine del lungo.
Nonostante qualche sbavatura, Carolina esegue un buon esercizio che le consegna la vittoria su Akiko Suzuki e Alena Leonova anche se la gara sente la mancanza di Mao Asada, volata di corsa in patria per assistere la madre morente.
L’altoatesina conferma dunque un’ottima condizione di forma, soprattutto se si considera la forza di volontà con cui porta avanti l'esercizio che, altrimenti, sarebbe zoppicante. Mai in discussione la parte artistica, sulla tecnica la Kostner ha qualche problema, eseguendo per esempio un axel semplice al posto del doppio. E' brava però in altra occasione, quando salva con maestria un triplo toeloop completamente fuori asse e nonostante un atterraggio precario nel triplo salchov riesce a eseguire la combinazione senza sbagliare.





domenica 11 dicembre 2011

Il mausoleo di Garibaldi

Gambarie è il luogo dove l'eroe dei due mondi, il condottiero dell'Unità d'Italia, il Generale Giuseppe Garibaldi il 29 agosto 1862 venne ferito ed arrestato dalle truppe regolari italiane del generale Pallavicini, nel corso del suo estremo tentativo di abbattere il governo pontificio, ultimo baluardo verso la completa unità dell'Italia. Un albero secolare ricorda quella battaglia e testimonia lo sfortunato evento di cui fu vittima Garibaldi, che  proprio a quell'albero si appoggiò sanguinante, prima di essere soccorso ed aiutato dai suoi soldati. Il mausoleo raccoglie testimonianze di quell'evento e ricorda la storia risorgimentale del nostro paese, di cui anche l'Aspromonte, fu tappa fondamentale. Ciò è dimostrato anche nella storia di Santo Stefano in Aspromonte, che vanta di numerosi eroici Patrioti.     
















venerdì 9 dicembre 2011

Scuola guida !!!!


<< Ebbene si, sto prendendo la patente.>>
<< Ehi!!!! Ma dove è finito l'istruttore !!!! >>

mercoledì 7 dicembre 2011

Il cristallo di rocca



Formazione- Il cristallo di rocca è la varietà più pura del quarzo e si presenta di colore bianco puro e incolore, completamente trasparente. Si trova di solito come minerale aggregato e fondamentale di molte rocce ignee, sedimentarie e anche metamorfiche. Normalmente  è presente in spaccature della roccia dove forma druse o associazioni di cristalli di quarzo molto fitti, che danno origine a veri e propri gioielli naturali.
Giacimenti- Il cristallo di rocca è uno tra i minerali più abbondanti della crosta terrestre ed esistono una infinità di giacimenti in cui è possibile trovare cristalli meravigliosi. Alcuni esemplari giganteschi, di diverse tonnellate di peso  e con cristalli prismatici, sono stati estratti da diverse miniere del Brasile- In Arkansas (Stati Uniti) i gruppi di cristallo di rocca sono famosi per la loro purezza e trasparenza. Altri giacimenti importanti si trovano sulle Alpi, sugli Urali e sull'isola d'Elba.
Utilizzo- Grazie alle sue proprietà piezoelettriche, è considerato un minerale di grande importanza industriale e viene utilizzato nella costruzione di elementi di precisione come orologi, manometri, ecc. Inoltre, si utilizza anche nella fabbricazione di prismi e lenti per spettrografia, come elemento fondamentale nell'industria del vetro e come materiale refrattario. Oltre al suo impiego industriale, il cristallo di rocca è uno dei minerali più apprezzati dai collezionisti. Anche i pezzi di maggiore trasparenza vengono utilizzati come gemme per la creazione di gioielli e collane.

sabato 3 dicembre 2011

Le grotte di Tremusa

Le grotte di Tremusa , esplorate per la prima volta nel 1984, si trovano sulle alture di Melìa di Scilla, dal cui affaccio si gode il panorama che va, appunto, da Scilla al Lago di Ganzirri(Punta Faro di Messina e ingresso dello Stretto) e da questo alla baia di Bagnara sino al monte Sant'Elia e, a proseguire, Palmi,Gioia Tauro e Golfo di Policastro.Le grotte, sono ubicate lungo l'itinerario della vecchia via Consolare Popilia che partendo da Capua raggiungeva Reggio Calabria. Per duemila anni fu l'unica via di comunicazione possibile, col tempo e senza manutenzione diventò impraticabile per buona parte dell'anno, contribuendo all'isolamento cui fu costretta la Calabria per molti secoli e protrattasi fino all'arrivo dei francesi di Murat, nel 1805.( Notizie tratte dal web).