lunedì 27 aprile 2020
lunedì 20 aprile 2020
Tramonto
Non so bene cosa vorrei davvero…
Ma, se le ore del giorno fossero luoghi,
prenderei casa in un tramonto.
Gabriela Pannia
sabato 21 marzo 2020
venerdì 20 marzo 2020
martedì 11 febbraio 2020
giovedì 6 febbraio 2020
Collezioni
Basta osservare come un collezionista
maneggia gli oggetti della sua vetrina.
Non appena ne prende in mano uno,
il suo sguardo ispirato sembra trapassare
l’oggetto e perdersi nelle sue lontananze.
Di qui il lato magico del collezionista.
Walter Benjamin
Walter Benjamin
sabato 21 dicembre 2019
Note natalizie
Benvenuti nella finestra gioco numero 21 del Calendario del Focolare dell'Anima - VI Edizione Natale 2019 creato da Sciarada.
Quali sono le canzoni natalizie che fanno parte della vostra tradizione? Tra le tante che esistono una ha un legame particolare con il 24 dicembre, sapete dirmi qual è?
Note della canzone natalizia....
La soluzione nella finestra 22, domani di nuovo qui.
Buon sabato!!!!
Finestra del 22 dicembre 2019
Per dare un segno di pace, di speranza e rinascita in un'Europa funestata dalle guerre napoleoniche, nel 1816 il reverendo salisburghese Joseph Mohr scrive una poesia che rievoca la nascita di Gesù; quando viene trasferito a Oberndorf fa amicizia con Franz Xaver Gruber un insegnante di musica di Arnsdorf e la poesia secondo quanto si racconta viene musicata per due voci soliste e coro, accompagnata da una chitarra perchè il mantice dell'organo della chiesa di San Nicola era stato rosicchiato dai topi. La notte del 24 dicembre 1818, durante la messa di Natale, per la prima volta viene eseguita Stille Nacht, Joseph Mohr canta da tenore e suona la chitarra mentre Franz Xaver Gruber fa la parte del basso.
L'organo della chiesa viene fatto riparare da Carl Mauracher che in questa occasione conosce Franz Xaver Gruber, ascolta la canzone e la fa conoscere nella valle Zillertal, da qui inizia l' ascesa. Il 24 dicembre 2019 festeggerà i suoi primi 201 anni.
Le parole italiane non sono però tradotte dal tedesco, è Angelo Meli un prete bergamasco a riscrivere il testo:
Astro del ciel,
Pargol divin,
mite Agnello redentor!
Tu che i vati da lungi sognar,
tu che angeliche voci annunziar:
luce dona alle menti,
pace infondi nei cuor.
Astro del ciel,
Pargol divin,
mite Agnello redentor!
Tu disceso a scontare l’error,
tu sol nato a parlare d’amor:
luce dona alle menti,
pace infondi nei cuor.
Astro del ciel,
Pargol divin,
mite Agnello redentor!
Tu di stirpe regale decor
tu virgineo, mistico fior:
luce dona alle menti,
pace infondi nei cuor.
Un saluto a chi ha giocato e BRAVISSIME Sinforosa, Graziana, Sari e Chicchina
Domani Graziana ci aspetta nel suo blog Attimi
Auguro a tutti un sereno Natale e grazie per la partecipazione corale al Calendario dell'Avvento del Focolare dell Anima - VI Edizione Natale 2019!!!!
Finestra del 22 dicembre 2019
Per dare un segno di pace, di speranza e rinascita in un'Europa funestata dalle guerre napoleoniche, nel 1816 il reverendo salisburghese Joseph Mohr scrive una poesia che rievoca la nascita di Gesù; quando viene trasferito a Oberndorf fa amicizia con Franz Xaver Gruber un insegnante di musica di Arnsdorf e la poesia secondo quanto si racconta viene musicata per due voci soliste e coro, accompagnata da una chitarra perchè il mantice dell'organo della chiesa di San Nicola era stato rosicchiato dai topi. La notte del 24 dicembre 1818, durante la messa di Natale, per la prima volta viene eseguita Stille Nacht, Joseph Mohr canta da tenore e suona la chitarra mentre Franz Xaver Gruber fa la parte del basso.
L'organo della chiesa viene fatto riparare da Carl Mauracher che in questa occasione conosce Franz Xaver Gruber, ascolta la canzone e la fa conoscere nella valle Zillertal, da qui inizia l' ascesa. Il 24 dicembre 2019 festeggerà i suoi primi 201 anni.
Le parole italiane non sono però tradotte dal tedesco, è Angelo Meli un prete bergamasco a riscrivere il testo:
Astro del ciel,
Pargol divin,
mite Agnello redentor!
Tu che i vati da lungi sognar,
tu che angeliche voci annunziar:
luce dona alle menti,
pace infondi nei cuor.
Astro del ciel,
Pargol divin,
mite Agnello redentor!
Tu disceso a scontare l’error,
tu sol nato a parlare d’amor:
luce dona alle menti,
pace infondi nei cuor.
Astro del ciel,
Pargol divin,
mite Agnello redentor!
Tu di stirpe regale decor
tu virgineo, mistico fior:
luce dona alle menti,
pace infondi nei cuor.
Un saluto a chi ha giocato e BRAVISSIME Sinforosa, Graziana, Sari e Chicchina
Domani Graziana ci aspetta nel suo blog Attimi
Auguro a tutti un sereno Natale e grazie per la partecipazione corale al Calendario dell'Avvento del Focolare dell Anima - VI Edizione Natale 2019!!!!
lunedì 9 dicembre 2019
Immagina il santo
Che gioia aprire anche quest'anno le finestre del Calendario dell'Avvento del Focolare dell'Anima nato sei anni fa dalla fantasia di Sciarada e che gioia aspettare insieme il Santo Natale.
Benvenuti e bentrovati!!!!

Questa è la nona finestra e il secondo appuntamento con i giochi del calendario.
Indovinate il santo che si nasconde dietro la sfocatura.
Buon gioco in allegria!!!!
Il 10 dicembre di nuovo qui per la decima finestra con l'immagine in chiaro.
Finestra del 10 dicembre 2019
Calendario dell'Avvento del Focolare dell'Anima nato sei anni fa dalla fantasia di Sciarada
La sfocatura nascondeva l'immaginetta di ...
Finestra del 10 dicembre 2019
Calendario dell'Avvento del Focolare dell'Anima nato sei anni fa dalla fantasia di Sciarada

La sfocatura nascondeva l'immaginetta di ...
San Francesco che a Graccio nel 1223 allestì il primo presepe vivente.
Sinforosa, Chicchina, Graziana e Mirtillo complimenti avete indovinato!!!



Grazie a tutti per aver giocato e domani 11 dicembre appuntamento con Sciarada su Anima Mundi
venerdì 13 settembre 2019
Anfore africane
Anfore da trasporto di produzione africana rinvenute nell'area dello Stretto, erano utilizzate per il trasporto di olio o salse di pesce.
III - IV sec. d.C.
giovedì 16 maggio 2019
La campana
Suono di campane,
voce che trasvola sul mondo,
canto che piove dal cielo sulla terra,
nella città sorda e irrequieta,e nel silenzio dei colli.
Gabriele D'Annunzio
domenica 21 aprile 2019
venerdì 5 aprile 2019
martedì 29 gennaio 2019
giovedì 27 dicembre 2018
sabato 8 dicembre 2018
Irradiata dalla luce
Benvenuti nell'ottava finestra del Calendario del Focolare dell'Anima 2018 promosso e ideato dall'amica Sciarada del blog Anima Mundi
Indovinate quale scena si cela dietro i raggi luminosi

La soluzione la troverete domani con la nona finestra del calendario in questo post
Buona festa dell'Immacolata e buon Avvento!!!!
Finestra del 9 dicembre
" Tutto sudato, colle mani un po’ tremanti, si imbacuccò ben bene in uno scapolare, per prudenza, e scesero in istrada. Non c’era anima viva. Sul terrazzo del Collegio una mano ignota aveva spento finanche il lampione dinanzi alla statua dell’Immacolata: una cosa da fare accapponar la pelle, quella sera! Egli allora si sentì stringere il cuore da una tenerezza insolita, pensando alla casa e ai parenti. "
Mastro-don Gesualdo
Giovanni Verga
Mastro-don Gesualdo
Giovanni Verga
Vergine santa, Immacolata e bella circondata dai pastorelli in preghiera
Grazie a tutti per la partecipazione e complimenti a Mirtillo che si è avvicinata di più alla soluzione!!!!
Un pensiero ai ragazzi che hanno perso la vita a Corinaldo
Passo il testimone ad Albert di Non solo città
Un pensiero ai ragazzi che hanno perso la vita a Corinaldo
Passo il testimone ad Albert di Non solo città
giovedì 12 luglio 2018
venerdì 25 maggio 2018
mercoledì 11 aprile 2018
sabato 7 aprile 2018
giovedì 8 marzo 2018
" La Testa di Basilea "
La Testa di Basilea è un'opera di bronzo esposta nel museo archeologico di Reggio Calabria. Si tratta di una testa di statua maschile rinvenuta nel 1969 in località Porticello, presso Villa San Giovanni, nel corso delle operazioni di recupero di un relitto che trasportava , oltre al carico commerciale di anfore per derrate alimentari , un complesso di manufatti in bronzo, consistente in diversi frammenti di statue. L'appellativo di Testa di Basilea deriva dall'acquisizione del manufatto da parte dell'Antikemuseum della città elvetica. Successivamente l'opera venne restituita al governo italiano, in quanto risultata oggetto di un trafugamento illegale da parte di clandestini all'epoca della scoperta del relitto. Nota anche come Testa di Porticello B , la sua valutazione stilistica è resa difficoltosa dalla forte aggressione chimica cha ha subito la patina bronzea originaria a causa di un maldestro trattamento di pulitura con reattivi chimici aggressivi e dall'esecuzione di un calco. La testa, frutto di un'intenzionale frammentazione di statue per ricavare materiale da rifondere, doveva appartenere ad una statua di divinità o di un personaggio d'alto rango in età matura, nelle dimensioni più grandi del vero. La visione del profilo, sebbene compromessa da diverse deformazioni, suggerisce un aspetto severo e maestoso che insieme ai tratti stilistici , quali capelli ricci inanellati e ornati da una benda liscia, i profili netti delle arcate sopraccigliari e del naso, la barba modellata in forma raccolta, fanno supporre che l'opera sia stata realizzata sotto l'influsso di correnti artistiche attiche o peloponnesiache e sia cronologicamente inquadrabile nello stile tardo-severo, metà del V secolo a.C. circa. Gli occhi sono andati perduti, ma certamente insieme alle labbra , il cui colore rosso attuale è conseguente alla totale spatinatura, dovevano conferire al volto un vivace effetto coloristico.
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