Tornavano da una missione di assistenza medica alla popolazione locale, quando il Lince, il blindato utilizzato dai militari italiani di stanza in Afghanistan, è saltato su un ordigno improvvisato. È morto così il tenente, Massimo Ranzani, 36 anni, originario di Ferrara, appartenente al quinto reggimento alpini di stanza a Vipiteno, la vittima numero 37 del contingente italiano della missione Isaf in Afghanistan che ha preso il via nel 2004.
Tenente Massimo Ranzani
Povero Massimo! Siamo stufi di questi governanti che mandano la nostra gente a farsi uccidere... Un abbraccio, cara Elettra, ed un forte pensiero per la famiglia
RispondiEliminaI heard about the death of this Italian soldier on the news. I'm so sorry for his family and for your entire country.
RispondiEliminaun'altra triste giornata, una preghiera per Massimo
RispondiEliminaCara Elettra questo sotto fondo fuori ordinanza mi fa venire i brividi...
RispondiEliminaPovero Massimo, il suo sacrificio di donare la sua giovane vita, mi domando se veramente serve per questa pace nel mondo come sempre viene sbandierata. Si parla di pace ma non finisce mai veramente questa guerra continua.
Buona giornata cara amica.
Tomaso
Hi B.S.,
RispondiEliminaCiao Massimo!
che brutta notizia, mi dispiace molto per la sua famiglia, non si dovrebbe mai morire così giovane!!
RispondiEliminaHo i brividi...Elettra.
RispondiEliminaCondoglianze alla famiglia.
Terribile. Ancora un giovane che perde la vita, senza un vero motivo. Perché non è un motivo una pace che passa attraverso la guerra.
RispondiEliminaPovero ragazzo, questa moria di giovani non finisce mai.
è una cosa veramente brutta in tutti i sensi
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