Questa foto venne venne scattata a Napoli , regno della pastasciutta, dal famoso Chauffourier, ammiriamo una parata di maccheroni, vermicelli, fettuccine, stesi al sole ad asciugare.I napoletani avevano diffuso nel mondo intero la pastasciutta, un cibo semplice che si sposava con le salse "alla pummarola ". Le pastasciutte venivano lessate e servite lungo la strada e i popolani le mangiavano con le mani.

Fino al 1600 questo alimento era un lusso per pochi, mentre il piatto tipico del popolo erano le zuppe a base di cavolo cappuccio e per questo i napoletani erano chiamati "mangiafoglia". All'inizio del Seicento però l'introduzione di nuove tecniche produttive rese la pasta più economica e alla portata di tutti, nel 1647, in occasione della rivolta capeggiata da Masianello contro le gabelle imposte sugli alimenti, i maccheroni risultavano già il ciboper eccellenza del popolo napoletano. Il passaggio dai pastifici artigianali a quelli industriali si ebbe a fine Ottocento con l'introduzione di innovazioni produttive, quali la gramola a stanga e poi i rulli conici.
Siamo nel 1931 e il regime esalta la nuova Italia che manda all'estero personalità esemplari, come il signor Luigi Pasqua, titolare di un'impresa importante, pioniere della lavorazione della pasta nel mondo (nella foto il signor Pasqua ritratto nello stabilimento di Guaxupè nello stato di Minas in Brasile).