Quando li ho visti la prima volta, Alessandro aveva appena compiuto due anni, Claudia ne avrebbe fatti quattro qualche giorno dopo. Dovevo essere la loro babysitter. Sono stata la loro seconda mamma. La mia famiglia è stata la loro seconda famiglia. Abbiamo vissuto tre anni a stretto contatto e, quando sono andati via dalla Toscana, per trasferirsi in Lombardia, pensavo di aver perso un pezzo di cuore. Ora non so dire cosa ho perso. So solo che avrei tantissimo da scrivere di Alessandro, ma non riesco a farlo. Ho vissuto ogni giorno con lui tra casa sua e casa mia (che era ormai diventata anche la sua), abbiamo passeggiato nei boschi, gli ho raccontato storie di animali, l' ho cullato tutti i giorni d'estate sull'amaca. Mi ha riempito di amore, di gioia, di vita. Mi ha contagiato con il suo entusiasmo, mi ha commosso con la sua tenerezza. E' tornato spesso a trovarmi nei due anni che abbiamo trascorso separati e a casa mia ha sempre trovato, come Claudia, il cassetto con i suoi calzini e i suoi giochi così come lo aveva lasciato. Perché lui e Claudia sono rimasti con noi anche se vivevano lontani. Alessandro è rimasto in giardino a giocare a pallone con mio padre, in casa a suonare la chitarra con mio figlio, nell'orto a annaffiare i pomodori, nel bosco a cercare le impronte degli animali.
Per te Alessandro la "tua seconda famiglia" ha preparato un albero di Natale, il nostro albero di Natale. Forse non tutti capiranno che ognuna di queste parole nasconde un mondo di ricordi, di allegria, di amore ma tu sai tutto. Nessun racconto potrebbe rendere giustizia del nostro legame. Questo albero mette insieme mille giorni d'amore. Ciao "pallino".
La finestra numero 21 si apre sul blog di Stefania Il mio tempo migliore
Ci sono persone che hanno avuto la fortuna di condividere la vita di Ale tenendolo per mano. Chi lo ha visto crescere, chi lo ha visto correre, chi lo ha visto cantare.
RispondiEliminaSono persone fortunate. O forse no... perché stanno soffrendo molto di più di quanto lo faccia io. Forse...
Io di te ho il ricordo del dolore. Quello dei tuoi giorni in ospedale. Delle corse in pronto soccorso, della mia impotenza, della disperazione discreta di tua mamma e di tuo papà.
Non è un bel ricordo... eppure, macroscopicamente ciò che mi resta fortemente incollata alla memoria è il tuo sorriso. Quella è un immagine talmente forte da cancellare tutto il resto.
Tu non sei stato dolore, sei stata gioia.
È questo ricordo che voglio tenere vivo nel mio cuore.
Permetti che questo sia anche il ricordo di tutti.
I ricordi sono per sempre.
RispondiEliminaE tu hai lasciato bei ricordi, Ale.
Leggendo le vostre testimonianze e commenti mi sovviene un passo delle sacre scritture che al momento non so citare testualmente ma il cui senso è questo: la santità, la sapienza non sono dipendenti dal numero degli anni. Ecco, pur non conoscendolo so che Alessandro nella sua breve vita ha raggiunto vette elevate di gioia, coraggio, altruismo, rispetto per tutto e tutti, determinazione ... Ciao Astro Luminoso!
RispondiEliminaSi Ale era....è.....e sarà per sempre il bambino col sorriso più bello del mondo!!
RispondiEliminaAncora ricordo benissimo quel giorno dell'estate 2014, penso che fosse il giorno prima del compleanno del nonno. Eri seduto a tavola con noi a casa nostra, ti avevo messo dei cuscini sulla sedia per farti stare più comodo, i cuginetti ti avevano voluto in mezzo a loro, ridevate mentre cercavate insieme di spingere i tasti giusti sul telecomando per mettere il cartone che preferiva Ale! Ad un certo punto zia Tina mise a tavola "gli anellini fritti".Sapevamo che non ti piaceva molto il pesce ma tu hai voluto assaggiarli e così cominciasti a mangiarli uno dopo l'altro, svuotavi il piatto e dicevi "ancora....ne voglio ancora" lo risvuotavi e ripetevi "ancora", quanti ne hai mangiati!.... tantissimi!!!... mentre noi tutti ti guardavamo felici di vederti felice di stare con noi. Finito di mangiare hai detto: "voglio andare da mamma" e ti abbiamo riportato giù a casa del nonno. Arrivati lì hai raccontato subito a tutti che avevi mangiato tantissimi "anellini" e ti è stato chiesto: hai mangiato gli anellini di pesce? E tu sorridendo hai risposto: noooo di carne!!!!Con la tua mamma e il tuo papà ci siamo guardati e siamo scoppiati a ridere e tu vedendoci divertiti hai cominciato a ridere anche tu!!!
Non so se tu li abbia mangiati ancora gli anellini ma da quel giorno ogni volta che li mettiamo sulla tavola c'è il ricordo incancellabile di te, li sulla sedia, composto come un principino che dicevi "ancora....ne voglio ancora!!!"...con il sorriso più bello del mondo stampato sul tuo visetto abbronzatissimo!!!Ciao più bell'angelo del cielo, ciao cuginetto!!!
Non dimenticherò questo Calendario dell'Avvento. E' così intriso di sofferenza da far male al cuore.
RispondiEliminaCiao Elettra, è commovente vedere quante testimonianze d'amore e di aFfetto per Alessandro compaiono in questo calendario dell'Avvento.
RispondiEliminaNonostante il dolore che traspare da questi commenti, è viva più che mai la gioia che questo piccolo angelo, volato in cielo troppo presto, sa suscitare ancora.
Un caro saluto !!
Leonardo
Cara Elettra, la vita ci lascia sempre dei ricordi indelebili!!!
RispondiEliminaTu oggi lo ai dimostrato chiaramente.
Ciao e buona domenica, con l'augurio di buon Natale.
Tomaso
Un'altra finestra con un ricordo bello e commovente,una nuova testimonianza,tante anche nei commenti e questa catena infinita che ci lega in un ideale grande abbraccio attorno attorno ad Alessandro,ai familiari ai quali mi accosto con discrezione,a quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo da vicino,si,una fortuna perché il suo ricordo si accompagna alla sua gioia,alla bellezza.Grazie Elettra,grazie Mina.
RispondiEliminaBrava Elettra, una bellissima testimonianza la tua ed uno splendido albero di Natale.
RispondiEliminaNon chiudere mai quel cassetto !
Ciao Alessandro
Ciao Folletto, Elettra ha offerto il suo blog a Mina, è lei che conosceva Alessandro, la testimonianza è sua.
EliminaCiao Folletto, Elettra ha offerto il suo blog a Mina, è lei che conosceva Alessandro, la testimonianza è sua.
EliminaQuando le parole non bastano, è la voce del cuore che sa esprimere la dolcezza dei ricordi felici, e lo sgomento dei momenti più terribili.
RispondiEliminaAlessandro, con i vostri racconti, ha riempito anche noi di amore, di gioia e di vita, grazie Mina.
RispondiEliminaSi può dire che con questo calendario e con i ricordi raccontati abbiamo decorato l'Albero di Natale di Alessandro, non si spegnerà dopo le feste.
RispondiEliminaChe bello sentire Amore - Grazie Mina e un Santo Natale Speciale da FerMala
RispondiEliminaHo tanto sentito parlare di Mina, ho visto foto di quel bosco e dei fiori che insieme piantavate...ho sempre pensato" come hanno fatto questi bimbi da un paradiso simile a trovarsi qui..in questo piattume" questa e' la Lombardia...piatta piatta! Però in realtà questi bimbi hanno imparato a star bene anche qui,in realtà questa famiglia sarebbe stata felice in qualsiasi parte del mondo!Ho visto entrare Mina durante una festa di compleanno, lo scorso anno quando ancora tutto era tranquillo, in quella che Monica definisce la loro vita precedente,a quel punto ho capito la felicità di quelle foto,di quei racconti...lei non era certo solo una tata, lei li amava profondamente e loro amavano lei! Una gran fortuna incontrare persone così...per entrambi! Ale vive ancora in quei boschi e in quel luogo felice e noi attraverso questi meravigliosi ricordi ci emozioniamo, ci arrabbiamo, soffriamo però ci sentiamo tanto vicini a lui...
RispondiEliminaCiao Ale un bacio enorme!
Nadia
Mina, le tue parole sono davvero commoventi, perché vengono dal cuore. Sono convinta anche io che Alessandro sia rimasto in giardino a giocare a pallone, sul tappeto pieno di giocattoli e caramelle a casa della nonna Maria, sul dondolo con i cuginetti a casa di zia Laura, nella tavernetta di Maria a cantare le canzoni dello Zecchino d'oro, nella mia casa al mare a mangiare le pucce.. ma soprattutto sono convinta che Alessandro sia rimasto nei nostri cuori e che da lí non andrà più via!!! Ciao Ale!
RispondiEliminaBeata te Mina. Tu sì che puoi gridare al mondo intero di essere stata la seconda mamma del mio Ale..
RispondiEliminaTu e tutta la tua famiglia avete riempito d'amore, di calore e di coccole le giornate di Alessandro e Claudia. Tra di voi è subito nata quella particolare empatia che ha reso il vostro rapporto unico,speciale..... Loro avevano bisogno di te ,e tu avevi bisogno di loro... dei tuoi angioletti.
Dicevi sempre di non aver conosciuto bambini simili a loro: così dolci, così educati, cosi eccezionalmente premurosi l'uno per l'altro.... Sì hai compreso sin da subito che eri stata veramente fortunata......Ma anche loro erano pazzamente innamorati di te...i loro occhi brillavano tutte le volte che si pronunciava il tuo nome. Ricordo che, tutte le volte che andavano via da casa nostra in Puglia,accanto al dispiacere di salutarci c'era l'enorme felicità di riabbracciare te....
Sì, c'era il paradiso di casa tua ad attenderli, le piacevoli passeggiate nel bosco, le meravigliose risate sulle rive del lago, i mille giochi che tu gli proponevi...Beata te Mina,hai rappresentato per quei meravigliosi bambini una fetta di vita molto importante , troppo intensa e resterai per sempre la loro seconda mamma. Grazie Mina .Laura
Ciao Super Ale ❤️
RispondiEliminaCiao Super Ale❤️
RispondiEliminaChe tenerezza tesoro,un post che sa di amore, di collaborazione, di malinconia ma anche di molta gioia e partecipazione.Ti adoro!
RispondiEliminaVorrei scusarmi con te perchè non troverai più i followers , purtroppo gravi problemi con Google ci hanno fatto prendere la decisione di toglierli momentaneamente( tra qualche settimana non ce ne sarebbero comunque più stati..il web li mangiava con avidità)
Però io sono sempre al mio posto e non sono cambiata di una virgola..Ti ringrazio per tutto e ti voglio bene!
Auguri,Elettra.
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