Compagni di viaggio, bentrovati nella ventiduesima finestra del Calendario dell'Avvento del Focolare dell'Anima organizzato da Sciarada di Anima Mundi!!!!!
Tre mini racconti. Tre voci. Tre Natali diversi.
Provate a indovinare chi parla, in quale epoca e in quale luogo?
Racconto I
La campana ha suonato prima dell’alba. Il freddo si è infilato sotto il saio mentre attraversavo il chiostro e il cielo era ancora scuro. Abbiamo cantato a lungo, seguendo parole che conosco da sempre. A Natale il silenzio pesa più del resto dell'anno. Dopo la preghiera, il refettorio, pane scuro, vino annacquato, nessun eccesso. La nascita che celebriamo non chiede ricchezza, ma calore e ordine.
Nel calore e nell'ordine, c'è la salvezza.
Racconto II
La città non dorme mai davvero, nemmeno oggi. Dalla finestra vedo passare uomini con pacchi, servi affrettati, clienti che bussano anche ora. Ho chiuso i conti prima del tramonto, stoffe pregiate, spezie rare, qualche oggetto arrivato da molto lontano. Questa sera si festeggia, certo, ma con misura, domani qualcuno vorrà trattare ancora. A tavola il cibo sarà abbondante, perché la prosperità va mostrata.
Anche a Natale, il sacro e l'abbondanza siedono allo stesso tavolo.
Racconto III
Continuo a guardare la porta, anche se mi hanno detto di aspettare. Le candele fanno tremare le ombre sulle pareti e tutta la casa profuma di dolci. Sul tavolo ci sono pacchetti avvolti con cura; uno ha il mio nome scritto sopra. Mi hanno ricordato che il Natale è per chi si comporta bene. Io annuisco, ma penso solo a domani mattina.
La soluzione sarà pubblicata ufficialmente domani nella finestra numero 23, ma visto che ci avviamo verso la fine del Calendario e gli impegni personali incombono, potete anche continuare a lasciare le vostre risposte oltre la "scadenza"
Buon divertimento!!!!!!!


Un gioco particolare, molto carino, grazie B.S.!
RispondiEliminaGioco molto carino , provo.
RispondiEliminaIl n.1 potrebbe essere San Francesco, oppure un frate..
Il secondo potrebbe essere un mercante e il terzo un bambino che aspetta i doni .
Saluti e auguri !!!
Solo per associazione di idee: il primo brano mi fa pensare a Marcellino pane e vino,il secondo a quando chiudevo anch'io i conti e scappavo a casa per gli ultimi preparativi per la cena della vigilia e il terzo l'attesa ,l'impazienza di scartare il regalo,la meraviflia trattenuta a fatica,ricordi di noi tutti che siamo stati bambini.Sono lontana dalle solusioni e controllerò curiosa ,domani:anche da adulti dobbiamo professare l'arte della paziente attesa! A domani,Elettra.
RispondiEliminaChe bel gioco.
RispondiEliminaIl primo racconto lo collocherei nel medio evo e la scena mi ricorda Adso de "Il nome della rosa".
Il secondo vede un mercante veneziano del '700 in un luogo dove vivono il Tintoretto e sua figlia.
Il terzo mi ricorda l'Inghilterra e vedo una bambina con l'abito della festa e i capelli acconciati per l'occasione. Un quadretto tratto da un libro di Georgette Heyer.
Grazie Elettra. Auguri, tanti.
Ohhhhh! Ma che bello! Ripasso stasera, per concentrarmi. Abbraccio Elettra!
RispondiElimina