Le origini del Monastero: 11 novembre 1754
Il Monastero della Visitazione S.Maria di Reggio Calabria nasce grazie alle tre sorelle Angela, Flavia e Virginia Musitano. Desiderose di consacrarsi ‘al servizio di Dio nel silenzio e nella solitudine’, guidate spiritualmente da Mons. Stefano Morabito, Vescovo di Bova, e consigliate dal gesuita padre Fannocheri, scelgono di aderire all’Ordine fondato da San Francesco di Sales: la Visitazione della Santa Maria.
Così leggiamo nei nostri Annali: ‘La Provvidenza pare che, nella fondazione di questo
La facciata del Monastero dopo il trasferimento del 1885
Monastero, abbia tenuto la stessa condotta che tenne dello Ordine. Infatti nel secolo XVII inFrancia fu San Francesco di Sales che, in mezzo alle cure episcopali, insieme a Santa Giovanna Francesca di Chantal lavorò indefessamente per la fondazione dell’umile Ordine nostro. Nel secolo XVIII in città di Reggio doveva essere un altro Santo Vescovo che, rivestito dello stesso spirito del nostro Fondatore, insieme a tre donzelle reggine, doveva lavorare con zelo ed amore per la fondazione di un Monastero di quest’Istituto.’
La nascente comunità, composta da dodici Sorelle, con l’approvazione dell’Arcivescovo di Reggio Calabria, Mons. Damiano Polou, si stabilisce nella casa delle Musitano l’11 novembre del 1754.
Da quel giorno benedetto, la nostra comunità è rimasta sempre viva ed unita nello stesso amore al Signore ed alla sua Chiesa, sotto la protezione della Vergine Maria. Nel 1755 giunge dal monastero di Palermo la Madre Giovanna Teresa de la Perouse, professa del Monastero d’Annecy, per portare a termine la nuova fondazione.
Un mistero evangelico e uno stemma.
San Francesco di Sales sintetizza in due immagini, la visita di Maria ad Elisabetta ed il Cuore trafitto, la spiritualità che deve caratterizzare la vita delle sue figlie: umiltà di cuore, semplicità di vita, interiorità, lode adorante, zelo per la salvezza delle anime.
La Visitandina, come Maria, porta nel cuore l’immenso travaglio della Chiesa e dell’umanità. Come una madre, genera nell’amore e nel dolore figli di Dio, e ciò per mezzo della carità di Cristo.
A causa della situazione politica del tempo, però, non fu possibile alla Madre de la Perouse portare a compimento la sua missione.
Solo il 13 ottobre del 1840, ad opera del Monastero di Napoli, la comunità di Reggio Calabria sarà riconosciuta da tutto l’Ordine, grazie alla paterna sollecitudine dell’Arcivescovo Pietro De Benedetto, che così scriveva alla Madre d’Annecy:
‘Fin dalla sua fondazione, questo Monastero si mostrò sempre osservante delle Regole del santo Padre e della santa Madre. Fu la gioia di tutti i miei Predecessori, ed al presente forma la mia consolazione per la bontà della loro vita…Stimo di potersi accordare il favore d’essere questo Monastero riconosciuto, come sono riconosciuti tutti gli altri Monasteri delle Salesiane.’
Il legame di carità che univa la Comunità, ha fatto superare tutte le vicende avverse incontrate: terremoti, soppressioni, persecuzioni.
Nella sua storia la comunità ha conosciuto diverse sedi: il primitivo monastero sito presso l’attuale Piazza Italia; quello della Collina del Salvatore, in via Reggio Campi; e, dall’8 dicembre 2005, l’attuale monastero presso i Campi di San Nicola di Ortì.
La fedeltà alla propria vocazione contemplativa e la necessità di un luogo che favorisse la solitudine ed il silenzio, hanno fatto affrontare coraggiosamente ogni nuova tappa. Alla vita del monastero è inseparabilmente unita anche la missione di essere un centro spirituale e di attrazione dei cuori verso il Signore. Per questo tutto l’edificio trova il suo centro nel Santuario dedicato al Sacro Cuore.
I nostri Annali riportano i sentimenti che animavano la Madre Maria Filomena Majetti, al tempo del primo trasferimento nel 1885:
‘Si sentiva felicissima di poter far sorgere, su questa ridente collina, un Tempio dedicato all’adorabile Cuore di Gesù, che visto da lontano dominerebbe tutta la città, e…la fedeltà alle nostre sante Regole e la preghiera continua sarebbero la misura delle sue grazie e della misericordiosa protezione sua su di essa.’
Il 4 novembre 1985 l’Arcivescovo Mons. Aurelio Sorrentino scriveva: ‘Reggio consideri il Monastero di Sales come un cenacolo e punto di riferimento, una cittadella di Dio, dove anime pure offrono la loro vita, gioiosamente, per i fratelli, dove la preghiera sale incessante a Dio per ottenere abbondanza di grazia e di perdono, dove la forza dell’amore vince l’odio e l’orrore della malizia umana.’
Il nuovo Monastero
Il chiostro centrale
La struttura architettonica del nuovo Monastero esprime in qualche maniera lo stile di vita proprio della Visitazione: umiltà, modestia, semplicità. Questa spiritualità costituisce il punto nodale di tutta la scelta progettuale. L’aspetto complessivo della fabbrica è severo e rigoroso. All’interno della clausura, tutti i luoghi più importanti (capitolo, sala delle assemblee, refettorio, coro) si trovano nei corpi di fabbrica che si affacciano sul chiostro principale, mentre sui chiostri minori prospettano gli ambienti di servizio e di lavoro.
Obbedienti alla regola della povertà, che esclude la presenza di beni superflui, di proprietà e di qualsiasi vanità che possano distogliere le sorelle dalla suprema aspirazione dell’umiltà del cuore, gli spazi comuni sono stati pensati e distribuiti in modo assolutamente funzionale alla loro destinazione, senza orpelli architettonici.
La chiesa
Chiusa fra la clausura e la foresteria, la chiesa è semplice e austera. Un’unica aula le cui pareti perimetrali sono caratterizzate dalla presenza di sei archi in pietra e da ampie finestre.
L’organismo architettonico, privo di decorazioni, è armonico con lo spirito di semplicità di tutta la costruzione ed esprime il suo valore spirituale nella coerenza e nel rigore delle sue forme, nel suo rivelarsi il luogo che custodisce la Presenza reale di Cristo nella SS.ma Eucaristia.
La navata è separata fisicamente dalla parte presbiterale da un arco e da un gradino che rialza il luogo ed è caratterizzato dalla presenza di un altare in pietra, il cui fondale è una parete curva absidale decorata con un mosaico, rappresentante il Sacro Cuore di Gesù, realizzato da P. Ivan Marko Rupnik s.j. e dal Centro Aletti, dono di una persona che vuole restare nell’anonimato.
Alla sinistra è posta la grata in ferro che divide il presbiterio dal Coro delle monache.
Il soffitto è formato da grandi capriate che ben si armonizza con le pietre dei muri. Il tetto spiovente è poi rivestito con tegole della stessa qualità di quelle del resto della fabbrica.
La foresteria
Ogni monastero ha a cuore di comunicare il grande tesoro di spiritualità proprio della Visitazione, con mezzi conformi alla vita claustrale.
La foresteria risponde all’intento di venire incontro alla povertà più grande di ogni persona: quella dell’anima.
Per questo ha la funzione di accogliere chi vuole ritirarsi per qualche giorno nel clima di silenzio e di preghiera propri di un monastero della Visitazione.
Notizie tratte dall'Ordine della Visitazione
Facciata principale della Chiesa.
Torre campanaria
Navata
Il primordiale ricordo del sacro nella memoria umana è il cerchio, quello rosso è il colore di Dio, perchè il rosso è la luce assoluta, quello blu è l'umano , l'umanità.
Il libro con cui fu creato il mondo, il libro sul quale saremo giudicati alla fine della storia e che cela l'immagine della colomba dello Spirito Santo, l'unico che da la vita.
L'Acronimo di Gesù.
La grata attraverso cui le suore di clausura assistono alle funzioni.
L'Annunciazione: nelle mani della Madre di Dio c'è un gomitolo con un filo rosso che sta ad indicare che lei sta tessendo la carne al verbo di Dio.
Si intravede l'agnello che prenderà le colpe di tutti e che sarà l'agnello della vendetta.
L'Angelo tiene in mano il rotolo che porta il messaggio, il Verbo di Dio.
great photos
RispondiEliminaIncantato dal racconto e dalle bellissime foto.
RispondiEliminaUn abbraccio a te cara Elettra, complimenti,
Tomaso
I tuoi racconti mi ammaliano sempre. baci
RispondiEliminaHallo liebe Elettra!
RispondiEliminaWow!
Das ist ALLES sehr, sehr beeindruckend und macht wirklich NACHDENKLICH.
Wundervoll sind Deine Fotos!!!
Liebe NRW-Grüße
Barbara
Hi B.S., questo monastero è un posto meraviglioso per fare una visita negli abissi della nostra anima!
RispondiEliminaComplimenti per le dettagliate spiegazioni che arricchiscono le tue splendide foto!
Thank you for the history and pictures of this monastery. I found the post to be very interesting, and the pictures were wonderful as usual.
RispondiEliminaBeautiful pictures Elletra!!!
RispondiEliminaI'd like to know this monastery and sleep there for a while...
Kisses
Bia
www.biaviagemambiental.blogspot.com
Questa estate cercherò di andarci...adoro questo stile.
RispondiEliminaGrazie per averlo descritto così bene.
Complimenti per le foto.Come sempre sono bellissime.
Un abbraccio
che bel racconto, le foto sono bellissime,
RispondiEliminabellissimi e curati i lavori che sono stati fatti in questo monastero!!!
ciao e buona domenica!!