domenica 9 ottobre 2011

L'onice nero



Formazione- L'onice nero è una roccia calcarea formata da aragonite e o calcite. Ha origine a partire da acqua contenente una elevata quantità di carbonato di calcio in dissoluzione, che si deposita in lamine o strati, per gocciolamento o precipitazioni in cavità. 
Giacimenti- I principali giacimenti di questo minerale si trovano in Brasile, Messico, Pakistan, Argentina e Stati Uniti, anche se l'onice è diffuso in qualunque parte del pianeta.
Utilizzo- Data la sua durezza ridotta e il colore nero intenso, questo minerale si utilizza come pietra ornamentale e decorativa. L'onice  è anche molto apprezzato in bigiotteria per la creazione di collane, orecchini e anelli.

mercoledì 5 ottobre 2011

Meredith Kercher


"Su gli estinti non sorge fiore,
ove non sia d'umane lodi onorato
e d'amoroso pianto".



                                     Dei Sepolcri
                                     Ugo Foscolo

                                 

lunedì 3 ottobre 2011

Celebrity Equinox



"Spesso i grandi pensieri hanno bisogno di grandi panorami, quelli nuovi di nuove geografie, e le riflessioni introspettive che rischiano di impantanarsi traggono vantaggio dal fluire del paesaggio."
L’arte di viaggiare
Alain De Botton 

sabato 1 ottobre 2011

L'elioterapia


Nell'ambito delle politiche sociali del fascismo, vengono rilanciate le colonie estive. Lo scopo di queste istituzioni rientra nel progetto dell'uomo a partire dai primi fondamentali anni di formazione. Sono vere e proprie città dell'infanzia: ospitano migliaia di bambini e ragazze di famiglie meno agiate che possono così godere di un periodo di attività fisica e ludica e di una corretta alimentazione . Le colonie elioterapiche erano delle strutture ricreative pensate per rafforzare il fisico dei bambini attraverso l'aria e i quotidiani bagni di sole.

sabato 24 settembre 2011

Afghanistan: morti 3 italiani in incidente

Altri tre militari italiani si aggiungono alla già lunga lista di vittime della guerra in Afghanistan. Questa volta però i soldati non hanno perso la vita a causa di un’azione militare: a provocare la loro morte è stato infatti un ‘mero incidente stradale‘, come ha dichiarato il generale Massimo Fogari, portavoce dello Stato maggiore della Difesa. I militari si stavano spostando a bordo di un Lince e si stavano dirigendo verso il comando italiano in Afghanistan per fornire informazioni logistiche-amministrative; ma il grande traffico sulla strada che stavano percorrendo li ha coinvolti in un incidente.

Due dei tre militari erano rimasti solo feriti, ma ogni tentativo di rianimarli è stato purtroppo vano. Muoiono così il caporal maggiore scelto Mario Frasca, trentaduenne di Foggia, che prestava servizio al Quartier generale del Comando delle forze operative terrestri di Verona, il tenente Riccardo Bucci, trentaquattrenne di Milano, in servizio al Reggimento lagunari Serenissima di Venezia ed il caporal maggiore Massimo Di Legge, ventottenne di Aprilia, in servizio al Raggruppamento logistico centrale di Roma.

venerdì 16 settembre 2011

" La topolino "


La Fiat 500, meglio conosciuta come "Topolino", è un'automobile utilitaria  della casa torinese, prodotta dal 1936 al 1955.
La Fiat 500, popolarmente chiamata "Topolino", è senza dubbio fra le automobili  italiane più famose, anche se gli eventi e le circostanze che hanno portato all'ideazione di questo modello sono molto meno conosciuti. Tutto ebbe inizio da un'idea di Benito Mussolini . Nel 1930 , il Duce aveva convocato il senatore del Regno d'Italia Giovanni Agnelli per informarlo della "inderogabile necessità" di  motorizzare gli italiani con una vettura economica che non superasse il costo di 5.000 Lire.
Un'idea di grande impatto propagandistico che, non appena eletto primo ministro, Hitler si affrettò a copiare convocando Ferdinand Porsche ed intimandogli di realizzare un'automobile dal costo non superiore ai 1.000 marchi; quella che sarebbe divenuta famosa con il nome di "Maggiolino".Il 15 giugno 1936 è messa in vendita la FIAT 500 (dopo ribattezzata 500 A) che gli utenti cominciarono a chiamare "Topolino", a causa della similitudine del frontale al profilo del roditore e, molto probabilmente, sotto l'influenza del successo che l'omonimo fumetto della Disney stava ottenendo in quel periodo. Una vetturetta modesta per tecnica e prestazioni, il cui prezzo era di 8 900 lire: venti volte lo stipendio medio di un operaio specializzato e ben oltre le preventivate 
5 000 lire. Per la cronaca, nel 1936 Porsche aveva già realizzati i prototipi definitivi della "Maggiolino" che veniva messa in "prevendita" alla cifra di 990 Marchi, ovvero cinque volte lo stipendio di un operaio specializzato.

giovedì 15 settembre 2011

Ciao Walter

È morto Walter Bonatti

Scompare a 81 anni una delle più grandi leggende dell'alpinismo italiano e mondiale.

Il nome di Walter Bonatti è comunque legato soprattutto alla lunghissima polemica sulla conquista del K2. Nel 1954, a 24 anni partecipa alla spedizione italiana capitanata da Ardito Desio sullla seconda montagna più alta del mondo. Una spedizione che porterà in cima Achille Compagnoni e Lino Lacedelli. Il giorno prima, Bonatti, il più giovane della spedizione, scende al campo inferiore per recuperare le bombole di ossigeno e quando torna scopre che il nuovo campo, a sorpresa, è stato allestito 250 metri più in alto. Bonatti ci arriva solo poco prima del tramonto, ma Compagnoni e Lacedelli si limitano a suggerire da lontano di lasciare l'ossigeno e tornare indietro. Vista l'impossibilità della cosa, Bonatti e il portatore Mahdi trascorrono la notte a -50 °C, senza alcun riparo, tornando al campo solo all'alba. Mahdi, semiassiderato, subisce l'amputazione di numerose dita. A causa di un contratto Bonatti non può parlare dell'accaduto per due anni e lo farà solo nel 1961 nel libro «Le mie montagne». Soltanto nel 2004 la commissione d'inchiesta del Club Alpino Italiano riconosce la versione di Bonatti. «A cinquantatrè anni dalla conquista del K2 - scriverà Bonatti - sono state finalmente ripudiate le falsità e le scorrettezze contenute nei punti cruciali della versione ufficiale del capospedizione Ardito Desio. Si è così ristabilita, in tutta la sua totalità, la vera storia dell'accaduto in quell'impresa nei giorni della vittoria».

Walter Bonatti

mercoledì 7 settembre 2011

La vecchia cascina


La vita fugge, non cercare dunque 
più di quanto ti offre la gioia del momento 
e affrettati a goderla
                                                      Stendhal

lunedì 5 settembre 2011

La raccolta del ghiaccio

All'inizio del XX secolo il mondo è in grande fermento, l'industria si sviluppa e le innovazioni tecnologiche sono all'ordine del giorno. Ma basta spostarsi nelle campagne per ritrovare un mondo ancora arcaico, che ruota attorno ad attività antiche, tramandate di padre in figlio. Tra queste attività c'è la raccolta del ghiaccio.
Questi montanari dell'Appennino toscano raccolgono il ghiaccio per la conservazione degli alimenti nella stagione estiva, come si può vedere anche le donne sono impegnate nei lavori pesanti.
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